CORPOACT
come parte di una continuativa, ampia progettualità di ricerca artistica, teatrale e performativa, nella versatilità e contaminazione di linguaggi, forme e contenuti…
come percorso di apprendimento e di sperimentazione personale del soggetto coinvolto, nell’ottica di una autorialità cosciente e memore di tradizione e contemporaneità…
come studio ed esplorazione che partono dal corpo ma non si limitano solo e semplicemente al piano fisico e materiale, chiave d’accesso al livello mentale ed animico dello ‘stare in azione’, dell’ ’allenarsi alla rel-azione’…
KEYWORDS
Cambiamento e Trasformazione
Irradiarsi e Donarsi
Fisicità e Invisibilità
La mia didattica porta il corpo ad aprirsi alle possibilità insite nel cambiamento e nella trasformazione per privilegiare la scoperta e la crescita di una propria originale corporeità. Propone il riconoscimento di modalità che bloccano il flusso energetico e contemporaneamente fornisce al corpo nuove memorie e nuove modalità con cui ricominciare ad agire. Il corpo rinuncia così a pensarsi come ‘forma’ e inizia a immaginarsi, percepirsi e agire come circuito di direzioni e di flussi in relazione costante con altri corpi. Con la ricchezza di questa nuova fluidità e apertura, il corpo apprende a irradiarsi e a donarsi, riconoscendo che il lavoro fisico-energetico trascina con sé l’invisibilità che ci appartiene -un’invisibilità che abbraccia sentimento, emozione, memoria, anima e desiderio.
CorpoAct for Actors – Il Corpo Sapiente
Un percorso per agire con consapevolezza la propria unicità, attraversando e assorbendo nuove intelligenze fisiche che dilatano l’espressività scenica e la forza trasformatrice della gestualità. Un percorso per attivarsi nella parola e nelle relazioni verbali al di là di ogni mediazione e interpretazione. Un percorso per apprendere ad agire il corpo nella sua vulnerabilità e organicità e per incontrare così una fisicità che si fa strumento di conoscenza.
CorpoAct for Dancers – Il Corpo Parola
Un percorso che dà valore alla fisicità per ritrovare la capacità di attivarsi energeticamente, fisicamente e spazialmente nella parola. Un percorso che dà fiducia al corpo per ciò che già è e porta su di sé e in cui i corpi scoprono la possibilità di relazionarsi verbalmente, attivando i diversi livelli della loro intelligenza fisica e le loro capacità di pensiero spaziale e coreografico.
CorpoAct for Performers – Il Corpo Disponibile
Un percorso per il riconoscimento e l’attivazione dei principi che regolano il corpo fisico-energetico per espanderlo oltre i limiti della sua visibilità e potenziarlo nella sua risonanza/luminescenza scenica. Un percorso per apprendere a dilatare il corpo come spazio costantemente modificabile in connessione con altri spazi o altri corpi-spazio costantemente mutevoli.
Seminario di Ricerca sulla Fisicità e la Parola – 2013 …stare in scena come dono e come atto d’amore.
Non sono “io” in scena, ma un io più grande della mia storia e del mio corpo: “io come” spazio mobile, radicato ed esteso nella fisicità visibile e invisibile che mi sta intorno e che sta oltre ciò che è direttamente percepibile. E’ questa grande entità che si radica nell’esistenza corporea per estendersi e per donarsi che è e fa la scena.
“… quando il corpo umano si muove, da esso si irradiano tutt’intorno dei ritmi che pervadono lo spazio e lo riempiono… del movimento che il gesto ha generato. Allora si ha un movimento che è generato dal corpo, però non si ferma ad esso, non vi resta attaccato; ma diventa vivo e, trasmettendosi allo spazio circostante, dà vita anche a quest’ultimo… Quel movimento deve essere sentiro, colto con l’anima, e chi non riesce a educare in sé l’organo capace di percpire lo spazio che vive, vibra, fluttua, si avvicina, si allontana, si solleva ampio e immenso, si restringe e quasi si indurisce, non potrà godere né apprezzare un’arte del movimento.” Rudolf Steiner
“Come si fa a costruirsi l’anima? Bisogna trovare tecniche pratiche, un lavoro quotidiano concreto, che ci permetta di conseguire un obiettivo metafisico.” Gabrile Vacis – Awareness – Dieci giorni con Jerzy Grotowski
CorpoAct for Teenagers – Adolescenti e Teatro
KEYWORDS
TESORO
Portare in scena il proprio tesoro, l’unicità che ci appartiene per ciò che siamo e ciò che sogniamo. Il tesoro è una luce che illumina lo spazio che mi sta intorno. Il teatro permette al mio corpo di sentirsi grande come lo spazio. Il tesoro è quel messaggio del cuore che il mio corpo può decidere di nascondere, di tutelare o di regalare. Il tesoro non può essere rubato e non può essere copiato. Il tesoro non assomiglia a quello di nessun altro e quando si illumina, la luce della scena si fa accecante.
SFONDI
Abitare lo spazio nella sua totalità e con la propria unicità fisica ed energetica – il linguaggio della danza e dello sport
TRACCIATI
Dilatare la consapevolezza dei propri percorsi e della relazione con i percorsi degli altri – il linguaggio digitale
MATERIA
Rispettare e visualizzare la presenza fisica dell’invisibilità – il linguaggio della nuova fisica
FLUSSI
Agire la parola come azione fisica e spaziale che mi collega agli altri, al mondo, alla scena, al mondo che sta oltre la scena e a chi mi sta ascoltando – il linguaggio del coraggio
CorpoAct 2008-2011 …la natura e il cuore di ogni azione è la relazione
Radicandosi nel corpo-terra e direzionandosi nel corpo-aria, il nostro corpo si attiva per espandersi oltre i limiti fisici visibili. La relazione è con il nostro spazio interno, con lo spazio esterno che ci accoglie, con lo spazio dei corpi che incontriamo, con lo spazio fisicamente presente sino ai confini visibili, con lo spazio del mondo che sta oltre la scena, con lo spazio dell”oltre’, con lo spazio del proprio passato e con lo spazio del desiderio e del futuro.
KEYWORD
Relazione lo spazio del sé, degli altri, del mondo;lo spazio visibile, lo spazio invisibile; lo spazio della memoria, lo spazio del futuro
Ogni azione attraverso cui fluisce un attore/performer è azione di relazione -pensare, sognare, litigare, attaccare, difendersi, ricordare, insegnare, chiacchierare… sono tutte azioni di relazione con sé, con l’altro o con lo spazio-mondo, azioni di relazione con il proprio futuro-desiderio e con il proprio passato-memoria. L’attore/performer deve poter accedere istintivamente a tutte queste possibilità di relazione ed essere costantemente in un’azione di relazione scelta per affrontare sia il lavoro fisico che quello vocale e testuale. L’allenamento al linguaggio della relazione è così una modalità specifica che si mantiene sia nel lavoro per l’acquisizione di una nuova e diversa fisicità, sia in quello successivo sulla gestualità, lo spazio e le azioni verbali.
CorpoAct 2000-2008… il corpo respiro e il corpo verbo
“… Il Respiro nel fondo del mio sguardo…” Jan Fabre
Attraverso il respiro, il corpo agisce fisicamente ed energeticamente per riconoscersi come spazio mobile in relazione ad altri spazi. Il corpo ingloba aria e si fa aria per arrivare a viverla e a possederla come corpo visibile e fisicamente presente. Il corpo si fa così strumento di conoscenza che sa accogliere altri spazi e altri respiri, rilasciando nell’incontro anima, memoria, sentimento e desiderio.
“Con la verticalità, non si tratta di rinunciare a una parte della nostra natura; tutto deve tenere il suo posto naturale: il corpo, il cuore, la testa, qualcosa che è ‘sotto i nostri piedi’, qualcosa che è ‘sopra la testa’. Il tutto come una linea verticale e questa verticalità deve essere tesa tra l’organicità e the ‘awareness’. ‘Awereness’ vuol dire la coscienza che non è legata al linguaggio (alla macchina per pensare), ma alla Presenza. “ Jerzy Grotowski, eredità di lavoro. Il Sole 24ore, 1998
CorpoAct 2009-2010… il DNA gestuale
Il gesto anímico come DNA generativo e trasformativo, struttura-base portante e chiave d’accesso contaminante, capace di impregnarci nella fisicotà e nella parola, capace di ‘agire’ attraverso di noi, nell’organicità corporea e verbale.
“Senza il corpo che agisce nella totalità del suo radicamento energetico e della sua capacità di espansione non esiste gesto: bisogna mettere grandi radici per lasciarsi attraversare e per far fiorire anche la più piccola gemma.” Gianna Valenti
… radiation which means to give out everything I have inside. Again my body becomes larger and more artistic… again a way to enlarge the actor’s nature. … Each gesture is again a way to enlarge ourselves, and to break all these hard boundaries and obstacles which we have in our materialistic approach to ourselves. Michael Chekhov
CorpoAct 2008-2011… Le azioni corpo a corpo come percorso di comunicazione fisica e verbale.
Donare, regalare, accettare, rifiutare, prendere, sviluppare…, affidarsi…, tutelarsi…: attraversare le azioni verbali come azioni fisiche ed energetiche capaci di incanalare tensioni animiche e di sentimento.
“La lotta può aiutare a rendere viva l’attività che si svolge “al di sotto” della testa: l’”intelligenza” del corpo o, piuttosto, di ciò che fa muovere il corpo. Nella lotta, infatti, impariamo a “leggere” come agisce la volontà dell’altro… La tensione che va verso fuori e ci attraversa… è un’attività in espansione che cresce, che libera forze nel gesto dell’attore e che lo rende capace di essere in contatto con gli altri…” Peter Bridgemont
La scrittura coreografica nel XX secolo-
Un percorso nella Danza Teatrale Occidentale del XX secolo per ripercorrere, attraverso una selezione delle fonti visive e scritte disponibili, i pensieri, i codici, le convenzioni e le idee che hanno dato vita al fare coreografia. Un percorso per incontrare alcuni momenti/movimenti come l’Espressionismo, il Post-Modernismo, il Teatro-Danza Tedesco e la Danza Europea degli ultimi decenni del secolo per acquisire consapevolezza delle pratiche e dei codici che sono stati usati storicamente e che valgono come apprendimento per il nostro fare danza e teatro oggi.
CorpoAct 2000-2003… il Corpo Potenza
Lavorare sul radicamento energetico per attivare e gestire diverse modalità di uso della forza sia a livello motorio che verbale. Tra queste la gestione della potenza, attraverso il lavoro corpo a corpo di compressione e di esplosione dell’energia e il lavoro di sonorizzazione della gestualità legata alla forza.
” Il modo in cui vengono usati i piedi è alla base di ogni performance teatrale… Un attore può di fatto agire/recitare anche senza piedi e mani, ma agire /perform senza piedi sarebbe impensabile. … Una performance inizia nel momento in cui i piedi dell’attore entrano in contatto con il terreno… Nella vita quotidiana abbiamo scarsa consapevolezza dei nostri piedi. il corpo ha una sua verticalità messa in atto anche senza nessun senso della relazione dei piedi con la terra. Attraverso l’azione di battere i piedi arriviamo invece a comprendere che il corpo stabilisce una relazione con il terreno attraverso i piedi, e che il terreno e il corpo non sono due entità separate. Noi siamo parte di questo terreno e come creature ritorniamo alla terra nel momento della morte.” Tadashi Suzuki, The Way of Acting
Il Corpo Consapevole
CORPO.DOC
un progetto di———-non-separazione-organicità
un progetto di———- non-separazione-responsabilità
Laboratorio Coreografico 1998… lo spazio, i luoghi e le atmosfere
La rappresentazione degli spazi e delle relazioni spaziali attraverso improvvisazioni di gruppo-
Lo spazio come architettura acustica-
L’urlo e il silenzio dei luoghi urbani-
I luoghi e gli spazi del desiderio e della memoria-
Lo spazio immaginato e la gestualità-
Laboratorio Coreografico 1997… incontri con la coreografia
La danza scompare nel momento stesso in cui viene danzata. Spesso non rimane nulla, talvolta rimangono dei frammenti: scritti in cui leggere oltre le righe e la parola stessa, tracce e grafici di notazione, foto di corpi da proiettare con l’immaginazione in uno spazio virtuale o copie di ciò che è stato attraverso lo sguardo del video. Incontrarla vuol forse poter dire ricrearla a partire da un linguaggio visivo, teorico ed emotivo per creare un nostro testo, un nostro momento danzato come colloquio con ciò che è stato.
Contemporary Technique and Choreography 1993…
This class combines diverse dance techniques that stress relaxation, breathing, continuous changing of levels and directions in space, energy flow and dynamics and teaches students to discover and develop movement by themselves. Through improvised group dances, students assimilate movement dynamics and the use of space, as well as the ability to remember and to analyze movement and variation patterns.
Topics in the History and Theory of Dance
A survey of the dancing body in diverse historical moments in the West. It includes Renaissance and Baroque Dance, Romantic Ballet, Modernism, the Historical Avant-Garde, Modern Dance, American Post-Modernism, German Tanztheater and Contemporary European Performance Issues.